La Madonna del Monte

Sopra la Chiesa della Madonna del Monte, dal Masso dell'Aquila, dove Napoleone fece installare un telegrafo ottico, l'Imperatore poteva dominare con la vista tutto il tratto di mare dalla Corsica a Piombino ....


Il luogo, la memoria
Di Silvestre Ferruzzi

Telegrafo ottico... Uno scenario d'incommensurabili panorami marini e montani, in un ambiente vegetale impreziosito dalla presenza di endemiche pianticelle come Centaurea ilvensis e Viola corsica ilvensis; un esplosivo contesto di massi granodioritici - dal bel nome latino di cote o tafoni - modellati da millenni di vento ed acqua, in un colorato tripudio primaverile di macchie spinose e floridi castagneti già presenti dal Medioevo.

E ancora, quel Masso dell'Aquila che servì ai francesi per innalzare agli inizi del XIX secolo un télégraphe optique presso il metafisico Affaccatoio e più a valle - lungo la basolata Via della Madonna, così chiamata dal XVI secolo - il bizzarro masso detto Culata della Madonna, caratterizzato da una concavità circolare che secondo i fedeli fu l'impronta lasciata dal sedersi della Vergine stanca.

Quella stessa via lastricata medievale che, detta Via Pomontinca, univa Marciana con Pedemonte (Pomonte); unica grande arteria verso occidente, permetteva di raggiungere una serie di edifici sacri. Delle chiesette di San Frediano, San Benedetto (parrocchiale di Pedemonte), San Bartolomeo e San Biagio oggi restano miseri ruderi trasformati in recinti per capre, sparsi nella gigante solitudine delle montagne occidentali.

È stato ipotizzato che tali strutture, realizzate con l'unita di misura del palmo toscano, fossero intese anche come luogo di sosta per i viandanti che si spingevano verso Pedemonte, secondo l'uso medievale dei Frères hospitaliers, monaci preposti alla manutenzione viaria e alla difesa del territorio. In questo contesto chiesastico, grande importanza ebbe la Chiesa della Madonna del Monte, meta di secolari pellegrinaggi da parte della popolazione elbana e delle sue mute preghiere in ginocchio sull'impietosa salita lastricata, «... dove appare lontano il mare azzurro come il manto della Madonna ...».

Testo tratto da "Santa Maria del Monte - Storia di un Santuario dell'isola d'Elba" di Silvestre Ferruzzi, Enrico Lombardi, Paolo Ferruzzi, Gloria Peria. 2014 Ed. Bandecchi&Vivaldi - Pontedera